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Istinto e ragione. Come li usiamo?

Oggi ti voglio parlare di istinto e ragione e di come nella vita di tutti i giorni usiamo l’uno, l’altra o entrambi. Anche se potrebbero sembrarci due mondi molto diversi, hanno origine nello stesso posto: il cervello. Che come sappiamo e uno. In esso svolgiamo attività consce, inconsce e psichiche. Queste attività emergono dalle connessioni di miliardi di neuroni che, a loro volta, hanno registrato esperienze attraverso i sensi. Di conseguenza puoi comprendere che l’emergere di qualunque pensiero è sempre frutto di un’attività che genera dispendio energetico a livello biochimico neuronale.

Premesso questo, ti sarà facile intuire che sia il pensiero lineare (o ragione), sia l’intuizione creativa (o istinto), nascono nel momento in cui abbiamo la necessità di trovare la strada più rapida e meno dispendiosa per fronteggiare le situazioni che ci si presentano nella vita.

La maggior parte delle idee, nasce dal processo esplorativo dei dati registrati nella mente con lo scopo di rispondere a necessità che si definiscono “logiche“. A volte, accade, tuttavia che queste risposte non siano sufficienti o non ci siano utili, e che quindi la ricerca eseguita dai neuroni tra i dati registrati fino a quel momento nella mente, non porti idee risolutive.

Ecco quindi che nella nostra mente si attiva un processo di esplorazione parallelo e i nostri neuroni partono alla ricerca in modo non “logico“, disordinato, casuale di ogni dato acquisito, anche se scollegato dalla domanda di partenza.

Questo processo fa emergere soluzioni nuove, creative, che stupiscono noi per primi, proprio perché nascono da percorsi neuronali inusuali rispetto alle nostre modalità acquisite.

Questa modalità sopraggiunge solo in questo frangente, perché comporta un maggior dispendio energetico. A motivarci è la frustrazione di non aver trovato risposte utili con il solo utilizzo del pensiero “logico“, il primo che entra in gioco perché ci risulta meno faticoso.

Siccome è chiaro, quindi, che usare l’intuito per avere idee creative è una pratica che ci genera fatica, raramente ne facciamo uso, al punto tale che alcuni credono di non avere idee creative o di non essere capaci ad accedere al proprio intuito.

Ovviamente non è così, è solo più faticoso, ma come ogni altra cosa puoi, se vuoi, allenare questo processo affinché, via via, divenga più semplice per te accedere ad esso traendo nuove e più creative soluzioni ai problemi o quesiti che ti si presentano.

Come fare ad allenarti? Se sei fra le persone che credono di non essere istintive, armati di pazienza e non avere aspettative di un risultato immediato. Tieni a mente una cosa importante: all’intuito e alla creatività hai accesso anche tu come tutti quanti.

È fondamentale che tu lo comprenda e per aiutarti provo a spiegartelo con un esempio che riguarda la vita di tutti i giorni. Quando cammini per strada, la tua attenzione si fissa su alcune cose che in quel momento ti servono: la direzione dei tuoi piedi sull’asfalto, il nome della via, la presenza di gradini, il traffico, e così via. Perché il pensiero logico elabora i pensieri utili al tuo scopo. Ovvero raggiungere una destinazione in fretta senza correre pericoli. In verità quello che non sai, forse, è che oltre ai dati necessari al tuo scopo:

, cioè nome della via, gradini, mezzi in movimento, la mente incamera altri dati e li “archivia“ (perché non gli sono utili in quel momento). Come per esempio il colore di un fiore in un balcone, tracce di discorsi dei passanti, scritte sui muri, un vestito particolare, l’aspetto del cielo e tante tante altre piccole grandi informazioni che entrano a far parte di una raccolta dati enorme archiviata nella tua mente.

Non solo: ai dati raccolti, aggiungi anche tutte le emozioni e/o sensazioni raccolte dai tuoi sensi per ognuna di queste informazioni.

Quindi, pensa a quanti dati, informazioni e sensazioni hai raccolto e archiviato in te, per poter creare, inventare o intuire qualsiasi cosa.

Ora, se te la senti, puoi iniziare con un allenamento davvero semplice composto da 3 esercizi che ti guiderò a fare.

Ricorda, se non ti è già familiare il processo intuitivo, fallirai molte volte.

Questo non significa affatto che non arriverai a farcela, dipende solo da quanto lo vuoi.

Ed ecco il tuo allenamento.

Primo esercizio: ogni volta che vedi che c’è posta, prima di aprire la buca delle lettere, cerca di immaginare cosa c’è scritto o chi ti scrive. Prova a tenere traccia di quante volte ti avvicini, annotandolo da qualche parte.

Secondo esercizio: prima di rispondere al cellulare (se non è in bella vista) cerca di immaginare chi ti sta chiamando.

Terzo esercizio: scegli un filmato su YouTube e dopo aver tolto l’audio, guarda solo le immagini per un minuto. A questo punto blocca il video e scrivi su un block notes, o sulle note del tuo device preferito, quante più ipotesi possibili su come potrebbe proseguire il filmato, cercando di visualizzare le immagini e poi verifica guardando interamente il video con l’audio.

Ecco tre piccoli esercizi di allenamento.

Nelle mie sessioni, suggerisco, a chi non è abituato all’uso dell’intuito, di allenarsi con costanza prima sui primi due esercizi. E di passare al terzo soltanto quando avrà ottenuto qualche risultato nei primi due.

Ovviamente l’allenamento può essere approfondito con altri esercizi ancora più mirati a sviluppare l’intuito e se sei interessato puoi contattarmi: studieremo insieme l’allenamento migliore per te.

Nel frattempo se vuoi, lasciami un commento per dirmi se hai iniziato ad allenarti e che cosa hai notato accadere nella tua mente e nelle tue sensazioni.

Se ti interessano gli argomenti di cui parlo ti consiglio di seguirmi per altri contenuti utili come questo.


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